Pensieri

Forse la parte più intima del mio sito, mi permetterò qui di scrivere pensieri intimi, divertiti o malinconici, di colore o acidi, a seconda dell'umore del giorno e dell'attimo. Non esattamente un diario, forse meglio dire un luogo ove appoggiare alcuni post-it di me.


Pensieri

Nel giorno del mio compleanno

E' una storia che ho tenuto nel mio cuore per qualche giorno. Un amico caro, sensibile e speciale - Luca - mi invita a una serata che oggi dico Magica, nella casa di Luciano Pavarotti per celebrare un tributo particolare a Sir Stiling Moss. Due miti, una casa. Uno vivo, uno lontano nel cielo e nelle musiche dei nostri cuori.

Entro in questa casa, semplice ma bellissima, sono nella camera da letto del Maestro, è rimasta identica a quando è volato via, un be molle di morte. Mi commuovo, non so la ragione, aspetto di essere solo, non tocco nulla, tutto mi tocca. Lui lo sento, lo immagino per dimensione e stazza e voce e cavallo e cibo e fragorosa risata. Guardo le foto delle bimbe, della signora Nicoletta, piango, a lungo, in silenzio, da solo. Piango credo per rispetto, credo per assenza, credo per potenza. Mi sento eletto, fortunato, basito.

Scendo nella sala da pranzo allestita, c'è Moss, un mito, vivente. Suona una musica, il pianoforte è quello del maestro, c'è il meccanico del gran pilota del '56, l'emozione aleggia, è come una musica di amore che avvolge, il tema è un Tridente che compie 100 anni. Uomini, collezionisti, anime, storie, rombi, tutto vola attorno. 

Mi siedo, ceno poco, proprio io, poco. Lo stomaco è serrato, personaggi famosi di una fama meritata e non rubata attorno a me. Mi chiedo cosa ci faccia lì con loro, io, proprio io. Guardo Luca, l'amico, l'uomo che sa trovare il senso del ricordo rispettoso, dell'anello del tempo, il cerimoniere cortese.

Sono al tavolo con un altro Luca, un mito della mia lettura e vita. Sorride, occhiali azzurri come il cielo pulito delle sue parole. Un viaggio attraverso il detto da dire e il sentito da sentire. Un incontro che mi segna per la verità che tocco.

Musica, lirica, la lirica del tempo.

Si può guardare avanti non dimenticando ciò che c'è stato prima, l'amore del prima è la propulsione del poi, la sera lentamente si chiude, il Sir torna stanco e usato verso il suo hotel, resta il profumo di un giardino illuminato due volte, dai fari e dall'aura del Maestro.

Cammino, i sassi sotto i piedi sembrano solo il suono per ridarmi la sveglia, come un pizzicotto per il ritorno alla realtà.

Grazie Luca 1 e grazie Luca 2.

La notte mi culla, la musica corre, il Maestro è lì, vicino a me.