Pensieri

Forse la parte più intima del mio sito, mi permetterò qui di scrivere pensieri intimi, divertiti o malinconici, di colore o acidi, a seconda dell'umore del giorno e dell'attimo. Non esattamente un diario, forse meglio dire un luogo ove appoggiare alcuni post-it di me.


Pensieri

Nulla è più come prima

Ieri ho sorriso, finalmente il Popolo Sovrano ha detto con chiarezza al suo Consiglio Federale di non essere più d'accordo - alla prova dei fatti - con la Libera Circolazione delle persone. Va qui detto che per ben 4 volte gli Svizzeri avessero votato per la Libera Circolazione, dando credito ai politici ed all'economia. Credito deluso.

Rido dei media che dipingono la Svizzera come un paese xenofobo: 24% di stranieri abitano qui, integrati, con un lavoro, con una pensione, con una cassa disocuppazione in caso di perdita del posto di lavoro, con la cassa malati e quant'altro. Quindi per favore piantiamola con la nenia della Svizzera razzista.

Ma non solo: nessuno si permette - tranne qualche sciocco populista - di dire che i frontalieri non possano lavorare qui. Il problema è che la Svizzera non può e non deve essere l'ammortizzatore sociale dell'incapacità dell'Unione Europea di creare posti di lavoro. Ad esempio i 40/50.000 frontalieri non sono mai stati nè sono un fattore negativo, anzi hanno partecipato - molto ben pagati peraltro ed a loro piena soddisfazione - al successo della Confederazione.

Accade però che con il crollo dell'Italia vi siano persone che offrono un lavoro a 1500 euro - ed imprenditori locali che ne approfittano e non possono più farlo finalmente - e questo sia deflagrante per la pace sociale e il finanziamento del nostro paese.

In un ufficio assai vicino a me esista un'azienda cattolica che si occupa solo di portare aziende italiane in Svizzera. Perché, per cosa, con quale senso ?

Ma ciò che è peggio, e nessun media specie di sinistra lo scrive: perché per i cittadini dell'Europa sarebbe impossibile poter votare come noi qui ? Perché la loro parola non ha voce ? Perché non ammettere che il malessere svizzero ora espresso sia anche quello di tanta Europa ? Perché non ammettere che tanti lombardi, toscani, bavaresi, parigini la pensano come la Svizzera stanchi di queste nuove civiltà arrivate a deflagrare le loro città ? Perché non ammettere che alla Stampa carcere di Lugano l'80% dei criminali siano stranieri ? Perché non dire che buona parte dei delitti e dei reati gravi penali di aggressione tocchino "nuove popolazioni dell'est" in Svizzera ?

Perché é difficile essere realisti: io ringrazio questo paese che mi permette di vivere e che soprattutto in quella parola magica - Popolo Sovrano - è pure pronto ad affrontare una strada in salita come quella generata dal voto di ieri.

Sarà durissima, ma lotteremo e ci impegneremo come sempre, sperando che anche il resto dell'Europa trovi la voce per raccontare il medesimo disagio.

E' tempo di cambiare le cose, non di rassegnarsi.

Grazie Svizzera !