Temo di essere un romantico.

Ma credo nel mio cuore che in giro manchi amore quando osservo e intendo un amore totale non solo quello legato al rapporto tra due persone.

Amore per il territorio e la nostra storia, per i nostri ragazzi e studenti, per gli allenatori e preti, per la politica e le istituzioni, per i genitori e i professori.

Amore nel senso più profondo di coinvolgimento, di mancanza di scrollo delle spalle, di non abbattimento di fronte all’abbrutimento attorno a noi, di ingaggio per migliorarsi ogni giorno, ammettendo le proprie manchevolezze ma pure una sana voglia di riscatto.

Siamo schiacciati dagli imbecilli, dai mediocri, dai cafoni, dagli irriguardosi, dagli zotici: strano come pare siano capaci di vincere contro l’Amore, ma almeno sguardando in giro sembra così.

A volte mi sento solo, sciocco, perso, saccente e non equanime: ma poi basta vada al cinema, in un ristorante osservando la postura delle persone, osservi un dibattito televisivo o più e peggio di tutto legga i post che compaiono su Facebook, ecco che mi prende uno scoramento che spero non sia di origine depressiva.

L’amore deve e può guarirci, ma per prenderlo, dobbiamo essere innamorati della vita a tutto tondo, spesso, sempre, quando possibile, e se vivibile.

Sono romantico.