Pensieri

Forse la parte più intima del mio sito, mi permetterò qui di scrivere pensieri intimi, divertiti o malinconici, di colore o acidi, a seconda dell'umore del giorno e dell'attimo. Non esattamente un diario, forse meglio dire un luogo ove appoggiare alcuni post-it di me.


Pensieri

Toio

Caro Toio,

all'età di 86 anni sei volato via da vero Conte quale eri, senza disturbare, velocemente, con stile.

Per me eri - insieme all'amata Maurizia - una presenza preziosa del mio cuore. Eri un ricordo che andava dalla mia infanzia al mio essere uomo, amico di famiglia, uomo speciale, alpino, signore, amico caro. Quando Piero morì venni da te, per primo e tu mi aiutasti a fare quello che dovevo fare come figlio. Eri in piedi, commosso, gli occhi lucidi, l'acqua salutava Piero per l'ultima volta e per sempre, e tu mi dicesti di essere commosso. Lo dicesti al tuo modo, asciutto, ma terribilmente vero.

Sono stato alla tua messa dei 50 anni di matrimonio, ho condiviso alcuni dolori grandi della tua vita come la perdita di Alessandra e poi di due nipoti. Un famiglia grande la tua, piena di dolore e di speranza, piena di vita ed anche di morte. Molta fede rispettata.

E tu sempre lì, roccioso, in piedi, solido, ferito dentro, ma stabile nei tuoi sentimenti e valori. Occhi chiari come i cieli che io amo.

Andasti da giovane da Sorgà a Milano in motorino dalla zia Ada e arrivando tutto nero presentandoti al portinaio, tu nobile lei nobile, non ti fece entrare pensando non poteste essere parenti.

Da piccolo davanti alla mia mamma mi ripetevi quanto usare il dentifricio fosse una follia, che i denti si lavassero con una mela ogni giorno, e questo mi faceva ridere. Marisa nel viaggio di rientro poi mi redarguiva sul fatto di non darti troppo retta, ma a me piacevi perché si capiva avessi un cuore grande, poche parole, una simpatia assoluta.

Mi piaceva pensare fossi un Conte: lo eri nel senso più bello della parola, per la nobiltà d'animo, ti avevo spesso osservato nel fare il baciamano a Tecla, oramai anziano, ma ancora preciso, piegato al punto giusto, i movimenti perfetti. Quella dimora di campagna era perfetta per te e Maurizia: ricca, splendente ma anche semplice e leale.

I tuoi occhi, la tua voce, la tua erre: con i tanti dolori della mia vita so che la vita vada avanti. So anche che la memoria sappia essere buona compagna e dunque non ti perderò mai dentro di me, per quello che sei stato per me, per il dolore immenso che in totale solitudine provo ora.

Caro Toio mi piace tanto tanto sognare che tu possa ritrovare Marisa e Piero e magari dire loro che voi per me siate tantisismo.

L'amore non si spegne con la morte. Chi ha subito un danno è pericoloso: sa di poter sopravvivere. (Bukowski)