Pensieri

Forse la parte più intima del mio sito, mi permetterò qui di scrivere pensieri intimi, divertiti o malinconici, di colore o acidi, a seconda dell'umore del giorno e dell'attimo. Non esattamente un diario, forse meglio dire un luogo ove appoggiare alcuni post-it di me.


Pensieri

Forse è solo un ciao

Mia amata sorella,

fatico a scrivere sai ? La tastiera è sempre opaca,le lacrime non si fermano mai, il dolore non si lenisce, il cielo è ancora buio mentre ti scrivo.

Ho impiegato tempo dal tuo addio di venerdì, molto tempo o poco non so. Ma le parole e le emozioni non c'erano, era un muto assordante dolore, un pugno che strizza lo stomaco e nulla più.

Ieri in chiesa tutte quelle persone commosse, che ti amano, stimano, ammirano mi hanno rincuorato. Allora è davvero per sempre. Quindi è possibile amare per sempre, oltre la convenzione del vedersi. Allora vale il sentirsi, sentire dentro, nel cuore. Questa morte così ingiusta come ogni morte, questa mancanza di possibilità di invecchiare assieme, di renderci mutuo amore e fratellanza, questo senso di un tempo che ci è stato rubato.

Mi hai aperto mille domande dolce sorella, su chi sia io veramente, su cosa senta, sui valori della mia esistenza e i miei comportamenti. E' come se un rimbrotto si fosse acceso nel mio cuore e nella mia mente. Mentre voli via da me, in realtà, mi stai parlando di quanto la mia relazione con il tempo e le persone debba essere guardata e sistemata. Hai ragione, hai certamente ragione e lo farò. Poi mi hai sgridato tanto venerdì sera, ho rotto un vetro proprio come quando morì nonna Esther, poi centrato un'antina del mobile con il crapottone. Eri tu, mi sgridavi di molto di me.

Poco prima di morire mi hai sussurato tre frasi: "come stai davvero", "parli poco", "cerca di lavorare meno".

Tu sei stata una sorella davvero di esempio per me: altruista, aperta, solare, coraggiosa, dedicata. Non sempre abbiamo condiviso tutto, lo sai bene, alcune scelte che prendesti non le ho condivise, ma amarsi non significa essere concordi, amarsi è prendersi così come si è.

Sono l'ultima persona vivente del nostro nucleo, mamma, papà e ora tu. Sono rimasto solo in questo, con i miei affetti vicini, ma ultimo oramai. Davvero ora il mio balcone della vita non ha più ringhiera alcuna.

Sei andata via in ordine, hai fatto e cercato i gesti finali ad uno ad uno, su tutti il tuo viaggio al Forte con Giulia. Poi hai scientemente spento la luce, serena forse, disciplinata di certo. Hai anche agito l'addio in modo dolce, rapido, non troppo doloroso credo. Per chi rimane ho visto tanti occhi e cuori dire che il tuo addio da noi sia anche colmo di ricordi che terranno compagnia nei giorni della tristezza.

Mia dolce amata sorella sono molto smarrito del tuo addio, se solo mi fermo un momento, piango così forte che mi fischiano le orecchie, proprio come quando all'inizio del divorzio dovevo lasciare Gabriele e Francesco alla loro madre.

Ma ho anche il sollievo di sapere che per come sono fatto e sento tu non sei morta. Per me, davvero, la morte si agisce nell'oblio, e Salorino mi aiuterà molto come l'Engadina. Il cielo per me è molto, lì la sera, solo, appoggio e cerco le persone che amo, ho un dialogo con lo spazio infinito. Ecco perchè ho scelto case con tanto cielo davanti.

Perchè l'amore sa essere infinito, oltre le regole.

Esattamente come l'amore che provo per te, infinito, là, oltre.

Ciao Simonetta Giovanna Maria, ho scritto parole, nulla in rispetto all'infinito dolore della mancanza di te.