Sono amico di Davide da un sacco di tempo, più di trenta anni addirittura. E' l'Amico della mia vita, è uno scrigno di mille cose vissute assieme, è il luogo dove la mia memoria scova cose e emozioni smarrite. L'ho perso per alcuni anni - oggi mi sembrano già troppi - perché abbiamo avuto, avevamo forse non avremo caratteri che ogni tanto finivano in collisione.

L'ho ritrovato e ogni giorno mi racconta un pezzo del mio errore: le persone che si amano davvero sono preziose, vanno protette anche nei momenti difficili o di diversità, ma gli amici veri vanno preservati e innaffiati della voglia di stare assieme.

Io ho appreso questo da lui e con lui; certo si è differenti, si può essere anche lontani, ma la rarità dell'amicizia va difesa, spesso anche da sè stessi. Ora certe sere mentre ce la raccontiamo mi fermo un attimo, guardo fuori dalla finestra di casa (quella che vedete nella foto) e mi domando cosa mi avesse privato di un amico così immenso, unico e raro ? Solo l'Ego, solo la poca pazienza, solo la miopia. Non ho sbagliato solo, abbiamo errato in due, capita spesso, capita ovunque, con i figli, le mogli, il lavoro, i colleghi, la vita.

Davide mi ha regalato il senso ulteriore della pazienza per un obiettivo più immenso: un'amicizia per una vita intera. Dunque non sempre perfetta o come vorrei, ma vera e lunga, magari ammaccata, imperfetta appunto, ma grande.

Nella mia vita molte persone che amo ed ho amato sono volate via, alcune per mia responsabilità e per il mio agito.

Questa volta no, Davide è per sempre.

Nota Bene: adesso non montarti la testa.