Pensieri

Forse la parte più intima del mio sito, mi permetterò qui di scrivere pensieri intimi, divertiti o malinconici, di colore o acidi, a seconda dell'umore del giorno e dell'attimo. Non esattamente un diario, forse meglio dire un luogo ove appoggiare alcuni post-it di me.


Pensieri

Guardo sempre

 

 

Vi suggerisco, se potete farlo, di leggere queste mie parole prima cliccando sul link, regolare bene la musica e poi lasciarvi portare dove avete voglia di andare in un giorno così.

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Mi piace molto camminare con gli occhi aperti, nel senso che desidero le emozioni e le persone possano entrare in me e dirmi cose, farmi sentire qualcosa. Penso sempre di poter pensare di diventare più bello dentro lasciandomi attraversare ed imparare dagli altri.

Il nonno è appoggiato alla panchina, non è seduto, è accartocciato forse, il vestito non nuovo ma consunto eppure con dignità indossato. Un toscano odoroso in bocca tra denti malfermi, eppure goduto tirata dopo tirata, nuvola fumosa che sal al cielo mentre lui resta sulla terra. Appoggiato, trattenuto, ma bello, si guarda in giro con una relazione del tempo che sarà aggrappato a ciò che è stato.

La bimba sporca corre divertita a fianco di una nonna affannata che vorrebbe l'ordine, non forse nemmeno per lei ma per la madre affidante e con mille richieste di prestazione. La gioia e leggerezza della piccola stancano una nonna dedita, chiusa se essere trascinata con lei e ringiovanire o indissolubilmente vecchia per gli ordini di una figlia ordinante.

Giovani vestiti leggeri all'aeroporto Charles de Gaulle, corrono a prendere l'aereo per chissà dove, ma il tempo del bacio schioccante, del sorriso e dell'abbraccio permane, contro le regole, contro il volo smarribile, appeso amore ad un cielo che sarà ospitale per loro lo spero, divertiti, lievi, innamorati. Memorie e presente assieme nel mio cuore, dove l'amore in mille modi esiste sempre e per sempre, finchè ne sarò capace.

 

Due bimbe di spalle su un terrazzo di lago sono rapite da fuochi d'artificio, forse le bocche aperte, una tiene un orsacchiotto in mano, ma negli occhi i sogni e lo spazio senza limite di ci?o che sarà e verrà, purchè non travagliato da adulti imbelli o disattenti o piegati su sè stessi e dunque ciechi.

Stanca donna aggredita dal tumore, ma non battuta, in perenne lotta con un rosario di altalene delle cure, dei dolori, dei capelli volati via, in mezzo a pelle che invecchia ma a cuore che si tempra. Chiusura tra il domani allarmante incognito oppure l'alba della ripresa in mano dell'esistenza, di figli da amare ancora per tanto tempo e giorni in cui sorgere e risorgere con sole e pioggia. Cancro che incontri e devasta, ma anche rinasce e insegna, precisa, posiziona, ordina, chiarisce. Indissolubile come la vita dentro non quella fisica e basta.

Spero di avere vita abbastanza per amare e vedere ogni giorno tutte queste vite.